Il generale e europarlamentare, Roberto Vannacci attacca la manifestazione di Repubblica pro-Europa: ecco cosa ha detto.
Dopo lo “show” da Parenzo, il generale Roberto Vannacci torna all’attacco con parole taglienti per la recente manifestazione a Roma, organizzata su impulso di Michele Serra, e dedicata al sostegno di un’Europa unita. L’eurodeputato della Lega, intervistato da Adnkronos e riportato da Libero Quotidiano, ha espresso il suo totale dissenso verso il messaggio lanciato dall’iniziativa e – più in generale – verso le politiche dell’Unione Europea. Ecco cosa ha detto.

La critica al finanziamento della guerra in Ucraina
Roberto Vannacci non si è limitato alla manifestazione in piazza, ma ha espresso il suo dissenso riguardo alle recenti decisioni dell’Unione Europea in merito al conflitto in Ucraina. L’eurodeputato ha criticato il voto con cui il Parlamento europeo “solo pochi giorni fa ha continuato a votare per una guerra a oltranza e per regalare all’Ucraina lo 0.25% del Pil di ogni stato membro in aiuti militari (per l’Italia sono 5.6 miliardi di euro da togliere a sanità, scuola, pensioni, lavoro e sicurezza interna)“.
Il generale ha ribadito la sua idea di Europa, opponendosi a quella attuale: “L’Europa che invece sostengo è quella delle nazioni forti (ognuna con i propri interessi nazionali), delle identità e dei popoli….“.
Vannacci attacca la piazza e l’Unione Europea
Commentando l’evento, il generale ha dichiarato di disprezzare “quella spopolata piazza che promuove un’Europa che vuole ingoiare la nostra sovranità…”. L’eurodeputato ha puntato il dito contro l’UE, accusandola di “sospende la democrazia quando non le conviene (come successo in Romania)“. Nonché di favorire un’immigrazione incontrollata con “le sue politiche dei porti aperti, della religione dei diritti umani e delle strategie della ridistribuzione“.
Parlando dei partecipanti alla manifestazione, il generale ha usato parole dure: “Lascio la piazza di Repubblica ai radical chic che passano le vacanze a Capalbio, che chiamano alle armi ma non hanno mai portato uno zaino e non saprebbero distinguere un vaso da un mortaio“.